Gunslinger Girl manga e anime - She is a mechanical body and an adolescent child

Il caso Croce

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.Rico.
view post Posted on 20/8/2009, 22:23




MIè venuta in emnte questa storia per caso, spero vi piaccia....anche se potrebbe essere assurda XD



Cimitero di Roma, 11 Maggio 2007

Gianni parcheggia la macchina a lato dell'ingresso del cimitero, Rico al suo fianco è incollata al vetro. Non è la prima volta che vanno in quel luogo ma Rico rimane sempre a bocca aperta neldere quelle architetture che "proteggono" i corpi di persone morte, quelle statue che "vegliano" sulle tombe...perchè tutto questo?
Si volta verso Gianni, lui controlla il portafoglio, spegne il cellulare e si toglie la cintura, in quel momento lei non riesce a vedere i suoi occhi attraverso le lenti ma intuisce che è molto nervoso.

Rico scendi!
con tono serio e svelto

Scendono dalla macchina e Gianni preme il pulsante della chiusura automatica, quando la macchina lampeggia e attiva l'antifurto Rico si diverte da morire, rimane a guardare la macchina finchè Gianni non la richiama da dentro il cimitero

Sbrigati non restare indietro

Si arrivo
di corsa


I due attraversano vari vialetti dove ogni lapide mostra una foto e un nome, a Rico non si stringe il cuore perchè quelle persone per lei non erano niente però il luogo le da un senso di malumore. Senza un perchè. Gianni non si volta, non si ferma ma prosegue dritto con un mazzo di rose blu in mano, strano tipo di dono per un defunto ma per lui erano una cosa importante.
Dopo pochi minuti arrivano in uno spiazzo dove capeggia una bellissima statua raffigurante un angelo alato, a cui piedi vi sono due lapidi a terra. Gianni si ferma davanti quella a destra dell'angelo, rimane qualche minuto fermo per poi depositare le rose sulla lapide. Non si muove da dove è per un pò, Rico non dice mai niente mentre lui sembra assorto in chissà cosa e non si permette di interrompere ne niente. ogni volta vedere quei visi di persone che non ci sono le fa venire in mente varie domande, tra cui i suoi genitori. Saranno morti? Saranno vivi? A volte si domanda cosa potrebbe provare nel momento in cui vede la loro foto.

Gianni si volta verso di lei, si toglie gli occhiali e le chiede

A cosa pensi

tonando a guardare la tomba piena di foglie e petali secchi

Rico lo guarda, non sa che dire
Ecco...niente guardavo quelle foto
indicando alcune tombe vicine

Gianni non vi volta a guardarle, stringe gli occhiali nella mano
Tu sai perchè io vengo spesso qui?


No....non lo so....

Si volta verso di lei

Conosci il nome della persona che vengo a trovare?


Rico fa cenno di no con la testa sorridendo un poco ma non troppo, Gianni si volta verso la tomba, legge il nome e dice

Questa persona è il motivo per cui io sto facendo tutto questo
tornando a guardare la sorella, facendo capire che lei era lì per quella persona


E'...per quella persona che io sono così?
intendendo un cyborg

Esatto
dice lui freddo

Rico si avvicina leggermente all tomba per vedere il nome quando Gianni le mette la mano sulla spalla e la spinge più avanti

Leggi il suo nome
la esorta

Sophia.....Durante....
legge a voce bassa

Sohpia Durante, colei che ha permesso di farti avere il corpo nuovo
stringendole le spalle

Rico rimane a guardare quella tomba senza capire, nn sa se chiedere o meno finchè non prende coraggio

Gianni....come mai lei è l'artefice del mio corpo nuovo? Dalla data cè messo che era morta già.....

spernado di nona verlo fatto arrabbiare

Si era già morta ma per lei adesso hai il corpo

e come???

POi te lo dirò!
con un gesto le fa capire di andare

I due iniziano a rincamminarsi per il vialetto per tornare in macchina, mentre salgono Gianni butta un'occhiata al cimitero e mette in moto

Torniamo in sede!

Si!

sorridendogli



Pomeriggio dello stesso giorno

Gianni E Giuse sono nell'ufficio del primo per discutere

Gianni pensi che anche quest'anno faranno la commemorazione?


Si ne sono sicuro, ormai sono 5 anni

rispondendo senza guardalo, i due rimangono in silenzio per un pò

Io penso di andarci, non ho paura...magari mi porto Henrietta nel caso dovesse succedere qualcosa

Credi ci sia qualche attentato per i 5 anni?
chiede al fratello guardandolo in faccia

Potrebbe essere GIanni
fissandolo serio

Allora potrei venire anche io con Rico, cerchiamo di non farci notare comunque

girando sulla sedia per voltarsi verso Giuse

Enrica avrebbe ora avrebbe 18 anni.....

guardando dalla finestra triste

Giuse non puoi compiangerti così, è ora che capisci. Enrica non tornerà, facendo così rimarrai depresso
guardandolo serio

Tu parli...hai perso anche Sophia....eppure nn hai la minima intenzione di esternare quello che provi

Per il semplice motivo che se inizio a fare come te, non prenderò più il basista che cerchiamoSiamo diversi Giuse, sono pronto a perdere la vita per questa ricerca ma solo quando morirà anche lui


assumendo uno sguardo serio pieno di odio

se tu non inizi a capire che devi reagire non ne uscirai più

Lo so....Gianni....




Intanto un uomo, in un ufficio sconosciuto sta visionando delle vecchie cassette e ha sul tavolo il fascicolo aperto del caso Croce con un profilo poggiato affianco, non del Procuratore Croce.




Stanza di Rico ed Henrietta

Triela si è autoinvitata in camera e prendeil tè con Etta e Rico

Allora ragazze che mi raccontate? Sono tornata ora su un pò di allegria
esorta Triela alle sorelle

NIente il solito...presto Giuse mi ha detto che andremo a Taormina di nuovo
sorridendo contenta

Buona vacanza allora

alzando la tazzina

e tu Rico???

Eh? ah....oggi io e Gianni siamo andati al cimitero

Al cimitero??? A fare che....

scioccata

Gianni dice che va a trovare la persona che mi ha permesso di avere questo corpo, ma non ha detto altro

divorando la torta

E chi sarà? Qualcuno che lo ha aiutato a scegliere?


Rico fa spallucce, neanche lei riesce a capire chi sia

Che mistero.....sono curiosa
adagiandosi sullo schienale della sedia

Rico rimane a fissare la torta davanti a lei domandandosi chi era e perchè le ha permesso di cambiare vita


GIorno della commemorazione

Giuse e Gianni arrivano con le loro macchine scoprendo una manifestazione con tantissimi partecipanti, più di quelli che immaginavano. Scendono e con le loro bambine si avviano verso il monumento dedicato al procuratore, comprano dei fiori e depongono i fiori alla base fra quelli più portati da altre persone


Gianni hai visto? Ci osno più persone di quelle che immaginavo

Si vedo
togliendosi gli occhiali per vedere meglio

la gente affolla la piazza dove il monumento a Giovanni Croce capeggia sotto il sole e la voce della gente riempie il posto di allegria, ai due fratelli sembra qualcosa di strano visto che si commemora un giorno di lutto

Non diceva sempre che bisognava guardare avanti?


Infatti, Credo che queste persone stanno ricordando come lui voleva Giuse

Rico ed Etta li aspettano vicine guardandosi ogni tanot senza capire perchè sono lì, finchè non si accorgono di qualcosa e raggiungono i fratelli che se ne accorgono

Etta cosa cè? Qualcosa non va?

chiede Giuse mentre Etta si piazza davanti a lui, Rico si mette accanto ma semre allerta

I due fratelli si accorgono che guardano verso una direzione e vedono un uomo fermo vicino a loro, che li osserva

Gianni chi è quell'uomo?

Non lo so ma pare interessato a noi

l'uomo capisce che ha attirato l'attenzione e si avvicina alzando le mani in segno di resa

Buongiorno signori Croce...vengo in pace bambine tranquille!

salutandole le quali si guardano senza capire come fa a sapere di stare attento a loro

Perchè ha detto alle bambine che viene in pace?

chiede Gianni mettendo una mano sulla spalla di Rico

Non sono le "marionette"? Nn sono uno qualsiasi e so cosa sono queste bambine

facendo un buffetto sulla guancia a Rico

HO bisogno di parlare con voi del "caso".....e di qualcuno che voi conoscete

mentre i due fratelli si guardano nervosi

Ho una teoria sulla strage dei Croce e credo...che i resposabili siano il signor Croce e un'altra persona
Gianni a quelle parole si innervosisce cosa che l'uomo capisce

Signor Gianni....qualcosa non va?
ridendo mentre apre la valigia che ha in mano, a quel gesto le bambine stanno per estrarre le pistole ma vengono fermate dai fratelli

Non so cosa vuole ma eviti di fare scherzi, le bambine potrebbero reagire negativamente. Parlo per la sua incolumità
dice Gianni tenendo a bada Rico con una mano sul giubotto per evitarle di prendere l'arma e una sulla testa per farla tranquillizzare

Però lei deve starmi a sentire...fin'ora si credeva che la morte del Procuratore fosse legato al suo tipo di lavoro e invece non è così
a quelle parole i due fratelli iniziano ad interessarsi

Sapevo che forse avrei attirato la vostra attenzione.....posso prendere le cose dalla valigia ora?
mostrandola senza tentare di aprirla

No...venga con noi, parliamo con calma altrove
dice Gianni facendo segno al fratello di portarlo in sede

Posso chiedervi che avete in mente?Nn sapete neanche chi sono....
ridendo

Effettivamente no, maleducatamente non si è presentato
dice Gianni mettendosi gli occhiali

Però vede...siamo 4 con un'arma contro uno! E cmq dobbiamo solo parlarle non uccidiamo....
levando la mano dal giubetto di Rico per indicare all'uomo dove sono le macchine

Va bene.....ma voglio che mi ascoltate seri!

Nessun problema...ha già attirato la nostra attenzione
:*love*: avviancosi con Rico alla sua auto

Salga nella mia macchina, parliamo meglio
avvisando il fratello di partire

Si avviano verso l'nte che raggiungono venti minuti dopo, fanno scendere l'uomo e lo conducono nelle stanze di interrogazione

Aspettate, mi volete interrogare?

vogliamo solo parlare, tranquillo
dice Gianni dimenticandosi che le bambine sono lì

Ora dica....si sieda pure
indicandogli la sedia mentre le bambine sono ferme in piedi davanti la porta mentre l'uomo parla

Ho delle prove che avallano la mia teoria, non era la carica del procuratore il problema che ha portato alla morte dell'uomo ma un caso che è costato la vita a lui, la moglie, la figlia e....l'altra persona che ha portato a tutto questo
aprendo la borsa si ritrova le pistole puntante davanti, RIco e Etta si sono catapultate nella stanza impugnando le armi

Ferme, riponetele subito
urla Gianni alle bambine che posano le pistole sul tavolo

Ora posso?
dice l'uomo indicando la borsa

Prima ci dica chi è lei.....
chiede Gianni

Va bene....mi presento
prendendo dei fascicoli e buttandoli sul tavolo

Io sono Rocco Cavallaro, studioso italiano della grande criminalità, mafia, camorra e terrorismo. Studio il caso Croce da tempo e sono arrivato a una conclusione....li hanno uccisi per vendetta.

Vendetta?
dicono all'unisono i due fratelli

Esatto...tutta colpa di quella persona
indicando la foto del profilo

Lei è la causa di tutto, è stata lei a fiancheggiare Croce nelle sue indagini e sempre lei ha tentato di salvare la famiglia del procuratore invano

ci sta dicendo assurde dottore....
dice Gianni quasi ridendo

non credo proprio, è risaputo o almeno era risaputo chi fossero i collaboratori di Croce...LEI è la prima. Sophia Durante, tenente dei carabinieri in servizio prima del presidio del procuratore a Milano e poi collaboratrice principale per le indagini dello stesso.
aprendo davanti a loro il fascicolo militare fotocopiato

Mi domando come ha fatto ad avere questi documenti
accorgendosi di una foto di Sophia in divisa, seria e composta che capeggia sulla scheda personale con una grossa scritta rossa che dice "deceesed"

Come ho detto ho fatto parecchi controlli, ricerche, favori per avere in cambio questo materiale. E' autentico e supporta i miei dubbi e l'idea che ho dell'accaduto
guardando Gianni negli occhi

lei per cosa si batte signor Croce...per quella donna? Per l'ideale che aveva e che condivideva con suo padre?
a quelle parole Gianni si infuria

Cosa vuole che le dica...le va bene "no, voglio ucidere i terroristi perchè fanno schifo??"
sbattendo le mani sul tavolo

Non faccia l'innocente signor Croce, non lo era neanche Sophia. I resoconti delle ex camerate dove Sophia faeva addestramento, i dossier sui casi dove lei ha lavorato e i documenti segreti di Croce dove sotto la voce "collaboratore alle indagini" spunta in prima riga la firma di Sophia e si parla di appostamenti, interrogatori e quant'altro lei ha fatto di persona....questa storia scotta e credo...che Sophia non andava alla ricerca di terroristi. Credo che lei, signor Croce, non sapesse che tipo di indagini facesse la sua compagna...
poggiando il mento sui dorsi delle mani, mentre i gomiti sono poggiati sul tavolo

Me ne parli...
chiede il capo sezione mentre Gianni non sa cosa fare

Volete sapere come e perchè è morto Giovanni Croce? Io posso dirvelo... e credo di sapere chi è il mandante. Tutto questo però è stato messo in piedi da una perosna, la Durante, durante le indagini che il procuratore le affidò e credo che la scusa della villeggiatura era una montatura per far fuggire la famiglia lontano da Roma per un pò. Non ho prove davvero tangibili ma sto arrivando alla soluzione. Posso farcela ma ho bisogno dei fratelli Croce e del vostro aiuto
parlando col capo sezione

Capo, quest'uomo non può dire cose senza prove, è assurdo
cercando di convincere il capo

Croce, lei come me vuole sapere la verità. ho capito da molto hce lei vuole vendicare la ragazza e non la famiglia ma se non mi sarà una mano non arriveremo a niente. E l'uomo che ha permesso la sua morte...l'avrà franca!
quasi urlando l'ultima frase

Gianni pensa, rimane bloccato uqalche minuto apensare poi il capo sezione dice

Gianni, accettiamo. Vediamo cosa propone....

Gianni lo guarda perplesso

E va bene....ci dica cosa sa....


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mostrando un dvd

qui vi mostrerò alcune cose che mi hanno dato e che mi aiuteranno a spiegarmi meglio

tutti accettano e si spostano in una sala per le proiezioni a muro. Parte il video e si vedono le informazioni della carriera di Sophia in digitale

Ecco, innanzitutto qursto dossier è più completo di quello cartaceo perchè quello è la versione vecchia....anche i carabinieri si adeguano alla tecnologia no? Bè da qui potete vedere la sua sfolgorante carriera da quando è entrata da semplice volontaria dell'esercito fino al grado di tenente dei carabineiri...le sue missioni tuttavia non sono ocme quelle di altri colleghi. Da quando era stata creata la sezione antistalking era stata anche fondata quella dedita alla caccia agli sfruttatori sessuali, umani ect...ossia di quei porci che sfruttano le ragazze per soldi in qualunque maniera basta che fanno soldi. Ma entrare in quel circolo come clienti era davvero difficile perchè eri tenuto sotto controllo. Ad ogni modo ecco che arriva la parte che mi interessa

compare un fascicolo che descrive la sezione cui Sophia era stata inserita come membro attivo sul campo

la SFDD ossia la "Sezione contro lo sfruttamento delle donne", diciamo un acronomico che vogliono tanto mettere ad ogni cosa per copiare i tanti amati americani. Se quelli fanno una cosa noi dobbiamo copiarla...uno schifo...ad ogni modo Sophia era un membro attivo che partecipava alle missioni per sgominare gli sfruttatori ed eliminare le donne dai loro affari sporchi sia come militare in prima linea cxhe come infiltrata ma per la seconda ipotesi ho solo tre missione accertate. All'attivo vi erano due carabiniere che comandavano l'intero gruppo, i nomi completi non li so ma pare che ci fossero Sophiae Beatrice. Sophia ha tenuto il suo nome sui fascicoli ma nelle missioni si faceva chiamare "Lia", pare un nome d'arte di una ragazza morta delle sue indagini. Da allora per tutti i boss lei era Lia. L'altra era soprannominata Delia. VOi vi chiederete perchè questi nomi d'arte? Ecco la risposta...

compare una foto con alcune ballerine messe in posa su un palco accanto a pali per la lap dance, una biondae una mora che sorridono

Bhè...diciamo che ecco riassunto il lavoro che le tre carabiniere dovevano fare...

erano ballerine? ma....
chiede Ferro scioccata

Si ma questo...non era il lavoro del gruppo, questo era parte del suo ruolo come collaboratrice di Croce. Vede....la tecnica dei soliti clienti fasulli non poteva sempre reggere perchè un uomo che puzzava lo scoprivano smepre...ma non le ragazze. Bastava che una ragazza si presentava e poteva salire sul palco e "lavorare" dall'interno. Ma non pensate male, dato l'addestramneto particolare cui Sophia e le altre si erano sottoposte loro erano le ragazze speciali dei locali, sempre ovviamente locali prestigiosi. Loro dovevano solo ballare e se i clienti volevano, loro si esibivano in privato, sempre come danza e nient'altro. Le ragazze che sanno ballare, far agitare agli uomini i soldi in mano e vendere ordinazioni sono le più curate perchè anche se la carne fresca abbonda quella di talento scarseggiano e i boss lo sanno. Perdere una pollastra per mandarla a letto con un riccone non giova affatto, almeno secondo le loro ideee. Le ragazze devono essere desiderate, se le da a tutti i clienti anche paganti loro potrebbero poi non tornare più, per questo le ballerine del calibro di Sophia erano ben trattate e ogni offerta era per loro e solo per loro scelta. Non era nelle idee del Maresciallo Ramponi, creatore della sezione e grande amico del Procuratore. Ramponi creò la sezione e scelse dalle sue fila all'accademia delle ragazze che lui stesso aveva sotto il comando, affidando loro il duro addestramento necessario. Purtroppo la seizone non è "alla luce del sole" come quella antistolking e così nessuno sapeva dei piani della sezione. Le ragazze come Sophia che superavano l'addestamento americano venivano tatuate con un simbolo che rievocasse la sezione e che permettesse in quelunque momento il riconoscimento ma non si sa dove fosse. Ora vi chiedete perchè Sophia era stata scelta? Lei non era lì per caso...anni fa ci su una rivolta di molti giovani che a causa dell'altezza non poteva concorrere per la carriera militare. L'artefice, che iniziò a sua lotta in rete, era prorpio lei, Sophia. Scartata alle selezioni per un solo centimetro, Sophia riuscì ad entrare grazie alla sua idea di far assaltare le email dei politici, la posta normale di giornali e oppositori del governo...molti scartati alle selezioni accettarono di lottare e si finì per far cambiare il limite dell'altezza. Ovviamente l'esercito sapeva che era stata lei e la fece entrare per evitare problemi, Sophia continuò a lottare per coloro che come lei non erano considerati idonei anche dentro, confermando col suo lavoro che l'altezza non era un problema. Per Ramponi era un militare perfetto ma quando iniziò a lavorare per Croce le cose cambiarono.Secondo questo rapporto....aspettate....

sfogliando le cartelle della sua borsa

Ecco...qui proprio Ramponi afferma che, da sue parole, "quando conobbi Sophia non sembrava aver davanti nienti altro che uno scricciolo dal volto ingenuo, che tutto pareva tranne che l'elemento che poi sarebbe diventato il mio braccio destro. Lì per lì ammetto quasi di aver riso davanti al gruppo formato da ragazze di appena uno o due centimentri sotto il limite stabilito e non pensavo che avrei avuto da quel corpo, entrato per obbligo, un ottimo piccolo esercito di professioniste. Forse la dedizione, la voglia di riscattarsi e la fibra forte che trasudavano davanti a me ogni giorno hanno finito per temprarle tanto da superare le altre ragazze ben dotate di altezza ma prive a mio avviso e confermato dalle prove, del cuore forte che distingue un militare ad hoc. Sophia mi impressionò di più! Sembrava più giovane della sua età, il suo viso ingenuo come mi era sembrato nascondeva una forza che mi fece impressione e non solo per l'abilità nell'addestramento m anche sul campo. Nella sua prima missione uccise due contrabbandieri di bambine davanti a me e alle altre del gruppo e lo fece con una freddezza e naturalezza tale che per un attimo immaginai di vedere un militare esperto davanti a me, quelli che a furia di lavorare sul campo non sentono più il rimorso o la colpevolezza di aver tolto la vita. E lei, il suo volto, erano quasi gli stessi. Ma da allora vidi molte volte la stessa, simile senzazione in tutte le missioni che avevo comandato. Ins eguito vedendo la sua bravura e capacità nel gestire il gruppo, le lasciai il compito di sistemare sul campo le mansioni. Non me ne pento, nessuna missione a lei affidata aveva mai dato problemi e ritornavano sempre tutte, concludendo in modo perfetto. Ero soddisfatto della scelta di farle entrare, Sophia stessa aveva fatto una scrematura e guarda caso, come avevo notato, molte eliminate erano quelle più alte che non reggevano con i nervi a sostenere quel lavoro o che non potevano in qualche modo continuare. Erano rimaste in dieci, dieci ragazze dedite tutte al lavoro che per scelta e dedizione avevano abbandonato l'idea di avere relazioni in quel periodo per evitare interferenze dopo aver tanto sudato. Nessuna di loro considerava ne i ragazzi che erano loro colleghi di altri gruppi, ne altri ragazzi durante le licenze. Questo mi faceva paura, temevo che potessero sboccare ma non è mai successo. Solo una, solo Sophia, sembrava cambiata un poco e dopo che le affidai il compito di proteggere il caro amico, Giovanni Croce. Dopo che conobbe quella persona, Sophia cambiò."

termina la lettura e posa il fasciolo avanti a se

Non è finito il testo ma questo fa capire molte cose. Questo è stato Raponi stesso a scriverlo prima di morire per mano di un terrorista a una rivolta a Roma contro il G8 che doveva iniziare e che causo la morte di 2 militari e lo stesso Ramponi. Chiesi ai fratelli di Ramponi di poter avere documenti dove vi fosse il nome di Sophia o di Croce e loro mi diedero delle pagine, non tutto ovviamente, dove il nome di Sophia guarda caso è collegato ai Croce. Dico "ai" Croce non "a" Croce. Lui non a veva figli e tutti i suoi diari e documenti li avevno loro. Ma andiamo con ordine, passiamo alla missione che le affida, il caso Croce

tornando a leggere

"Oggi Giovanni mi ha parlato di alcune minacce che gli sono pervenute come lettera al suo ufficio. Non nascondo che temo qualche attentato e a sentire lui non dovrei preoccuparmi.Ah! quanto è superficiale. Mi ha detto che vorrebbe solo una cosa, proteggere la sua famiglia ma con il laovoro ha paura, per loro non se per sè. A quel punto, guardando fuori dalla finestra ho visto le ragazze addestrarsi e gli ho proposto di fargli avere un gruppo di uomini scelti da me per proteggerlo senza specificare, ma lui esitò. Odiava essere controllato e ancor più che si controllasse la famiglia nella sfera privata. Si lamentava anche che il figlio maggiore andava a trovarli di rado a causa di quel piccolo conflitto prima dell'arruolamento e che il giovane, mis embra Gioseffo, era ormai partito e la minore era triste. Vidi un lui alcuni momenti di tristezza, cosa che mi fece venire un peso allo stomaco visto che lo conosco da anni e che la situazione per lui era penosa. Dopo tante insistenze riusci a farlo desistere ad affidargli i miei "uomini". Ricordo ancora il giorno che lo contattai per portargli le ragazze e scoprì che si trovava nella caserma armata fuori la città per parlare con alcuni carabinieri di uno scontro a fuoco e ne approfittai. Mi venne da ridere perchè là vi erano anche i figli e mi domandai se li avrebbe visti. Ad ogni modo non potevo assolutamente dirgli che gli portavo le ragazze là, così dissi che dovevo parlargli e non mi dilungai. Per evitare sospetti chiesi alle mie care bambine preferite, Sophia e Beatrice,insieme ad altre due, di occuparsi del mio amico e le caricai in macchina vestite come delle civili. NOn sapevo ancora che scusa usare, poi ebbi l'idea e le informai. Entrammo in quella caserma, ammetto che l'aria che si respirava era diversa rispetto alla nostra. Se il mio gruppo non fraternizzava con i colleghi maschi, là era l'opposto e l'aria era meno rigorosa ma non era per tutti, molti giovani erano per portuna dediti al ruolo di militare. Chiesi a un giovane tenente che parlava a un gruppo in piedi di chiamarmi Croce senza specificare e lui tentennò, vedendo le ragazze dietro di me. Mi chiese chi fossero e con aria sdegnata continuava a fissarle. Sophia era vestita non molto femminile effettivamente, visto che non si trovava con la gonna e le camicette , ma indossava una maglietta con spalline sottoli e pantaloncini a mezzo-coscia e scarpe da ginnastica comoda, i capelli raccolti a coda di cavallo. Diversa dalle altre che indossavano abiti un pò più femminili e in quel momento di domandavo che pensasse quel ragazzo dall'aria snob che non ispirava fiducia. Se avessi saputo che lui difendeva l'Italia mi sarei messso a vomitare, sono contro natura su certe cose ma gli snob figli di papà che entrano grazie alle raccomandazioni e poi sono inutili non li digerisco. E quello era uno di loro. Dopo un poco, guardai le ragazze, visto che lui non sembrava convinto di noi, nonostante fossi un suo superiore ma mi disse che avrebbe dovuto domandare. A quelle parole Sophia si fece avanti e un pò arrabbiata gli chiese di Croce, anche lei sbagliò a non specificare ma non sapeva dei figli. E lo sbaglio produsse i suoi effetti. Il ragazzo si voltò facendo una smorfia e chiamò un certo Croce, che si trovava nella prima fila e mi chiesi se era uno dei suoi figli. Era alto, non molto robusto ma dal volto pareva uno che rispetto al tenente sapeva farci. Il tenente con voce arrabbiata disse che potevamo parlare con lui ma che era un favore personale e fu lì che Sophia sboccò prima che potessi fermarla. GLi disse quella frase che ancora oggi riecheggia nella mia testa e che in un certo modo di fece ridere. Ossia "Non cerco un Croce qualsiasi ma il procuratore Croce", facendo irritare il ragazzo il quale le disse che una poco di buono non poteva rivolgersi a lui così. Le intimai di calmarsi ma il giovane, a cui avrei voluto dare una sberla volentieri, l'apostrofò sul suo modo di averla vista e a quel punto Sophia uscì dalla tasca il portafoglio dellArma e glielo sbattè in faccia, indicandole il suo grado e anche la sua sfacciataggine, oltre ricordandogli che io ero un suo superiore. A quella vista il ragazzo impallidì, e rimase in silenzio limitandosi a un saluto militare mentre osservai Sophia che rivolgeva uno sguardo al giovane Croce. Non so ma mi parse di vedere nel suo viso un pò di stupore mentre lui la salutava scoprendola un suo superiore, ma sono sicuro che non era per il saluto. Ordinai a tutti di non dire nietne sulle ragazze e attesi Croce in macchina nel parcheggio. Arrivò dopo mezz'ora e aveva l'aria stanca che cambiò quando apprese la notizia. E vide chi avrebbe soggiornato in casa sua per alcuni mesi, Sophia. NOn credeva che lei fosse tanto preparata per proteggerlo ma si arrese a tornò a casa con lei mentre le altre due le portavo in un appartamento di fronte la casa dei Croce per tenere d'occhio i proprietari."

In questo pezzo vedete l'incontro con il procuratore. Ma andiamo avanti...

"Croce mi ha telefonato, è passato un giorno da quando Sophia è con loro e ridendo mi ha raccontato cosa aveva combinato. Prima di tornare a casa, erano andati nell'ufficio per prendere delle cose e tra una firma e l'altra si era fatto tardo pomeriggio. Un caldo pomeriggio, Croce aveva chiesto ai figli di tornare a casa per stare insieme prima del nostro incontro. E aveva dimenticato sia di disdire sia di avvisare di Sophia. TOrnati a casa, Giovanni aveva avuto il tempo di spiegarle in corridoio la disposizione della casa quando lei sentì un rumore e prese la pistola. Avrei voluto vedere la scena ma a sentirla per telefono ridendo come un pazzo, me la immaginai. Sophia sente qualcuno arrivare fino alla porta, la apre e punta la pistola a chi era fuori. E cèra il ragazzo che aveva visto quella mattina, quel "Croce qualsiasi". Dietro di lui vi era il fratello minore. Giovanni mi disse che rimasero fermi immobili per non sa quanto, solo Jose si arrabbiò molto della pistola. Senza saperlo quella mattina, aveva conosciuto il maggiore dei suoi figli e quello che cambiò Sophia, tanto da lasciare il gruppo."


Da lasciare il gruppo?
domanda il capo sezione

Si, ma accade molto dopo, ora ci arrivo
continuando a leggere

"E' passata una settimana ormai, Giovanni dice che SOphia è stata ben accolta dalla moglie ma non molto dalla figlia. Pare che la piccola Enrica la veda come un'intrusa ma che la mia ragazza sia abbastanza paziente da non considerare le sue punzecchiate. Più restii a considerarla sembrano i figli, sopratutto il piccolo, Jose. Spero solo non accadano problemi ma conoscendo Sophia non ci saranno problemi. Le ragazze nell'appartamento controllano giorno e notte e ogni tanto mando qualcuna del gruppo a dare una mano. Nessuno pare voler attentare a Giovanni, tutto va molto bene."

Dopo un mese circa, secondo la data

""Ormai SOphia pare ambientata in casa Croce. Giovanni dice che la piccola non crea problemi ma pare aver aperto un dialogo con Sophia e me ne compiaccio. Pareva sollevato dal fatto che i figli tornano spesso durante la settimana, sopratutto il maggiore, Gianni. E lì mi è venuto un dubbio sopratutto quando ha detto che "ha chiesto una licenza di alcune settimane ma è a casa solo la mattina e un pò dopo pranzo per uscire da solo quando torno. Forse è un modo per dirmi che vuole piano piano ricominciare, tu che dici?" E mi venne in mente che SOphia è obbligata a controllare la casa e non segue Giovanni in ufficio. Così la chiamai ma dalla telefonata pareva da sola mentre si trovava nella palestra della casa. Mi disse che erano giorni di vacanza per Enrica e i fratelli erano usciti tutti per accompagnarla al luna park. Aveva capito che la mia telefonata fuori orario aveva un che di strano ma liquidai la cosa come un cotnrollo e riattaccai. Avevo fiducia in Sophia e sapevo che non avrebbe fatto niente per rovinare la missione ma ripensai al suo sguardo quella mattina e quello di lui."

Saltiamo alcune date visto che non dicono niente e arriviamo qui

"GIovanni mi ha detto che Sophia pare molto interessata del suo lavoro e che gli da consigli su come cercare delle prove da spiegare ai suoi collaboratori. MIa ha detto che la trova molto preparata e in gamba e sono rimasto perplesso quando mi chiede di "prestargli" Sophia. Voleva una mano e lei era perfetta, a suo dire. GLi dissi che avrei pensato alla cosa, sopratutto perchè Sophia era appena tornata dopo due mesi senza riscontri. GLi chiesi se lavorasse ancora in ufficio e alla sua risposta positiva riattaccai. Deciso a chiedere informazioni a Sophia la feci chiamare ma mi dissero che era uscita per il periodo di libero della giornata. Aveva chiesto un permesso speciale di due ore prima, accordatole da un mio collaboratore dell'ufficio e rimasi colpito. Sophia non era mai uscita dalla base prima d'ora. Comprava le cose allo spaccio, ordinava via internet e non avea una casa in affitto o simili. Mi chiesi dove fosse e mi venne un'idea insistente che dovetti confermare. MI cambiai e uscì, in direzione della casa di Croce. Mi aprì la piccola, col cane al seguito che doveva essere un bassotto credo, e mi fece accomodare. Le domandai di Sophia e lei cambiò espressione di colpo come s enon si aspettasse la domanda. Con lei cèra Joseffo seduto in poltrona a guardare la tv in soggiorno. Mi accomodai e tra una chiacchierata e l'altra chiesi anche alui di Sophia e lui rimase in silenzio. Mi chiese come mai cercassi Sophia e non suo padre e io gli dissi la verità, che era uscita per la prima volta dalla base e che mi venne quel posto come prima idea. RImase impassibile, poi si voltò verso Enrica. I due non avevano una bella faccia e mentre cercavano di prendere scuse sentii la sua voce. Sophia era là,. parlava con qualcuno al piano di sopra e non era una conversazione normale, pareva arrabbiata. La vidi scendere le scale con volto scuro che cambiò quando, cercando Enrica, mi vide faccia a faccia. Balbettò, mi chiese perchè fossi lì e poi capì in parte il motivo della sua uscita. Gianni era appena sceso mentre le faceva una domanda. Non volevo capire cose strane ne inventarmele ma non chiesi spiegazioni sperando che non era lui il motivo della sua visita in quella casa. Me ne andai, mentre cèra un certo gelo là dentro. Da allora con Sophia non parlai come prima perchè era sempre schiva, quasi mi evitava e Giovanni mi disse in seguito che Sophia passava molto tempo con Gianni. E inizia a vedere i cambiamenti che non volevo vedere, in lei."

Da qui inizia a capire certi atteggiamenti di Giovanni Croce e di Sophia

"Oggi GFiovanni mi ha chiesto di nuovo di Sophia ma non per una missione. Mi disse che lei era stata invitata a una piccola festa a casa loro e voleva il permesso per lei. Fu allora che mi venne la domanda che mi colpìì come un macigno. Gli chiesi, "DImmi la verità amico mio, Sophia e tuo figlio stanno insieme?. Lui rimanse un pò muto, poi non confermò ma mi disse che la vedeva un'ottima ragazza. Era allegra, un pò imbranata visto lostile di vita diverso dalla caserma ma molto dolce, affettuosa con tutti i membri della sua famiglia e continuò, la vede sorridere sempre quando è con Gianni. Mi disse che quando lui non cè, anche se cè la stanza piena di gente, lei è come triste ma non quando cè lui. Mi disse che entrambi ormai prendono le licenze negli stessi giorni e una volta, il mese prima, avevano pranzato in un ristorante per la prima volta con lei, e che ormai la vedeva come una di famiglia. Riattaccando capìì che ormai Sophia aveva trovato una persona ch potesse farla sentire felice. Me lo aveva detto una volta, che se avesse deciso di avere una relazione era solo se quella persona fosse stata speciale. E che non a vrebbe messo in pericolo la sua carriera. Ma sentendo GIovanni che la voleva a lavorare con lui, vedendo il suo cambiamento ora mi domandavo che sarebbe successo con il gruppo. Non sarebbe stato più lo stesso.. E non lo fu più quando mi chiese di metterla in un congedo prolungato perchè aveva deciso, e la vidi convinta, di lavorare con Giovanni. E mi sentìì depresso. La cosndieravo la figlia che non avevo mai avuto insieme a Beatrice. Le mie due bambine. Senza Sophia tutto sarebbe cambiato e non è stato, effettivamente, più lo stesso. Gianni cambiò molto Sophia ma quando lo conobbi più avanti, capii perchè non era uno qualunque per lei e ne fui felice. Ma come un padre, sentivo la sua mancanza e iniziai a bere per lo sconforto e me ne pento perchè sul lavoro non so più se sono quello di prima. Sopratutto perchè ho scoperto cosa fa Sophia per Giovanni!"

Edited by .Rico. - 21/8/2009, 11:53
 
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Extarrioll
view post Posted on 15/12/2009, 22:05




Molto simpatico!
 
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1 replies since 20/8/2009, 21:44   392 views
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