Gunslinger Girl manga e anime - She is a mechanical body and an adolescent child

La politica in Gunslinger Girl

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phemt_84
view post Posted on 9/7/2008, 16:31




La politica in Gunslinger Girl

Yu Aida, ispirandosi al nostro paese per ambientare la serie di Gunslinger girl, non ha potuto non ispirarsi anche alla situazione politica Italiana.
Trattandosi di un opera che parla di nemici dello stato, quali dissidenti, separatisti ed attentatori.
Fin dalle prime fasi della storia si parla della Fazione della Repubblica Padana (P.R.F.), che nella storia mira a separare l’ Italia del nord da quella del sud.
La parte violenta ed armata di questa fazione viene chiamata “Movimento delle Cinque Repubbliche” che con l’ aiuto della mafia e della camorra è fautrice di attentati, omicidi e vari atti contro il governo centrale. Successivamente si uniscono a questo movimento anche personaggi influenti tra i servizi segreti, la normale polizia e politici, facilitandone l’ eliminazione fisica dei loro nemici ed il successivo insabbiamento degli eventi (ad esempio per ostacolare il proseguimento di un processo a carico di un imprenditore che appartiene al movimento separatista).
Il perché di questo accanimento contro il sud d’ Italia ci viene spiegato sempre nei primi atti dell’ opera di Aida, dove un appartenente al Movimento delle Cinque Repubbliche si lamenta del fatto che il nord sia stanco di aiutare continuamente il sud del paese, sempre in difficoltà e della crescente immigrazione.
Uno degli scopi principali del Movimento separatista, è bloccare la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.
Ci sono molti altri riferimenti alla realtà. Ad esempio, anche se non viene mai citato nemmeno un nome di un nostro attuale politico, nel numero cinque del manga, appare un cartellone pubblicitario col volto del nostro ex-Presidente del Consiglio, Romano Prodi.
Oppure nel volume sette del manga, si parla del caso “Croce”, Un Magistrato che indagava sui crimini del movimento separatista e per questo ucciso in un attentato facendo esplodere un tratto autostradale. Evidente è il riferimento alla strage di Capaci dove perse la vita il Giudice Giovanni Falcone.
Inoltre nell’ opera appaiono molte cariche governative che per ovvi motivi non hanno né l’ aspetto, né il nome dei nostri politici.
 
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view post Posted on 12/7/2008, 02:32
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Rifiuto Solido Urbano

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L'impostazione data da Aida alla situazione s'ispira forse volutamente a quella dell'Irlanda del nord e/o dei Paesi Baschi: in questa "realtà alternativa" la lega è un partito che stando ai confronti con situazioni reali normalmente baserebbe le sue rivendicazioni su questioni primariamente etniche. Ha un braccio armato che la rappresenta nel campo dell'azione armata, così come lo Sinn Féin in Irlanda del nord ha come riferimento l' IRA, e Batasuna (oggi illegale) aveva l' ETA. Altro particolare interessante è che qui la lega collabora nientemeno che con mafia e camorra, il che nella realtà ha un vago parallelo nell'alleanza della lega in Sicilia con il partito autonomista MPA di Raffaele Lombardo.

Le motivazioni dell'avversità del "Movimento delle Cinque Repubbliche" all'Italia date apertamente nell'opera sono praticamente quelle vere, segno che Aida non ha inventato di sanapianta tutto ma si è informato bene della situazione politica reale.

"Cinque Repubbliche" si riferisce chiaramente all'assetto geopolitico dopo l'attuazione del piano secessionista: nord, centro, sud, Sardegna, Sicilia (oppure Friuli). Qualcosa di simile a questo progetto ideato nel 1993 da Gianfranco Miglio:


image


In pratica si prevedeva di cominciare a tracciare i confini dei nuovi paesi che sarebbero derivati dal futuro sfaldamento dell'Italia con la creazione un'unione di tre "macroregioni" (3 - Repubblica del Nord | 4 - Repubblica dell'Etruria | 6 - Repubblica del Sud) e la conservazione come entità distinte, anch'esse parte di questa unione, delle cinque regioni a statuto speciale esistenti (1– Valle d'Aosta | 2– Trentino-Alto Adige/Sud Tirolo | 5 – Friuli-Venezia Giulia | 7 – Sicilia | 8 - Sardegna). Il solo fatto che queste macroregioni avessero la denominazione di "repubbliche" la dice già di per sè lunga sul secondo fine di tutto questo.



Passiamo ora all'esame di una specie di bozza di quella che secondo Miglio doveva essere la Costituzione di questa nuova Italia (sottointesa con i giorni contati):

Art. 1 - L’Unione Italiana è la libera associazione della Repubblica Federale del Nord, della Repubblica Federale dell’Etruria e della Repubblica Federale del Sud. All’Unione aderiscono le attuali Regioni autonome di Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia.

Qui si parla di "libera associazione", termine che potrebbe indicare una confederazione ma normalmente indica un "commonwealth", ovvero un legame di libera associazione fra stati che in genere rimangono rispettivamente sovrani. Diversi esempi di questo sono il Commonwealth britannico, che di fatto è un semplice accordo economico con legami politici puramente simbolici, o Porto Rico (il cui nome ufficiale, bilingue, è Commonwealth of Puerto Rico / Estado Libre Asociado de Puerto Rico) dove invece si ha uno stato di fatto in cui l'isola caraibica è una dipendenza degli USA, come ad esempio lo è Gibilterra rispetto al Regno Unito.

Questo sembra confermato ulteriormente dalle denominazioni di repubbliche federali, in cui si capisce che queste entità che compongono l'Unione sono delle federazioni.

Art. 2 - Nessun vincolo è posto alla circolazione ed all’attività dei cittadini delle Repubbliche Federali sul territorio dell’Unione. Tale libertà può essere limitata soltanto per motivi di giustizia penale.

Art. 3 - Le Repubbliche Federali sono costituite dalle attuali Regioni, sia a Statuto ordinario che speciale; le Regioni a Statuto ordinario gestiscono le stesse competenze attualmente attribuite alle Regioni a Statuto speciale. Plebisciti definiranno l’area rispettiva delle tre Repubbliche Federali.


Le "macroregioni" sono quindi delle federazioni i cui stati membri sono le attuali regioni, dotate di poteri rafforzati al livello di quelle a statuto autonomo.

Art. 4 - Ogni Repubblica Federale conserva il diritto di stabilire e modificare il proprio ordinamento interno; ma in ogni caso la funzione esecutiva è svolta da un Governo presieduto da un Governatore eletto direttamente dai cittadini della Repubblica stessa.

Art. 5 - La Dieta provvisoria di ogni Repubblica Federale è composta da cento membri, tratti a sorte fra i consiglieri regionali eletti nell’ambito della Repubblica medesima. Secondo la Costituzione definitiva la Dieta sarà eletta direttamente dai cittadini. Le Diete riunite formano l’Assemblea Politica dell’Unione. La funzione legislativa spetta esclusivamente ad un altro Collegio rappresentativo, formato da 200 membri, eletti da tutti i cittadini dell’Unione e articolato in una pluralità di corpi e competenze speciali.

Art. 6 - Il governo dell’Unione spetta ad un Primo Ministro, eletto direttamente dai cittadini dell’Unione stessa. Egli esercita le sue funzioni coadiuvato e controllato da un Direttorio da lui presieduto e composto dai Governatori delle tre Repubbliche Federali e dal responsabile del Governo di una delle cinque Regioni che per prime hanno sperimentato un’autonomia avanzata, cioè quelle indicate come Regioni a Statuto Speciale, che ruotano in tale funzione. Le decisioni relative al settore economico e finanziario, e altre materie indicate tassativamente dalla Costituzione definitiva, devono essere prese dal Direttorio all’unanimità.


Nell'art. 6 si configura una specie di presidenza semi-collegiale, dove il Primo Ministro in certe materie non può prendere alcuna decisione senza l'avvallo del "Direttorio".

Art. 7 - Il Governo dell’Unione è competente per la politica estera e le relazioni internazionali, per la difesa estrema dell’Unione, per l’ordinamento superiore della Giustizia, per la moneta e il credito, per i programmi economici generali e le azioni di riequilibrio. Tutte le altre materie spettano alle Repubbliche Federali ed alle loro articolazioni. Il Primo Ministro nomina e dimette i Ministri i quali agiscono come suoi diretti collaboratori; la loro collegialità non riveste alcun rilievo istituzionale. Il primo Ministro può essere deposto dal voto qualificato dell’Assemblea Politica dell’Unione.

Gli articoli 6 e 7 sono in contrasto evidente con quanto descritto nell'articolo 1: in questi si descrive un vero e proprio governo federale dell'Unione, a cui vanno le competenze classiche di un governo federale, come la politica estera, la moneta e la difesa.

Art. 8 - Il sistema fiscale finanzia con tributi municipali le spese dei Municipi medesimi. Il gettito degli altri tributi viene ripartito fra le Repubbliche Federali in funzione del luogo dove la ricchezza è stata prodotta o scambiata, fatte salve la quota necessaria per il finanziamento dell’Unione e la quota destinata a finalità di redistribuzione territoriale della ricchezza.

Art. 9 - Nei bilanci annuali e pluriennali dell’Unione delle Repubbliche Federali deve essere stabilito il limite massimo raggiungibile dalla pressione tributaria e dal ricorso al credito sotto qualsiasi forma. Le spese dell’Unione, delle Repubbliche Federali, delle Regioni e degli Enti territoriali minori e di altri soggetti pubblici, non possono in alcun momento eccedere il 50% del prodotto interno lordo annuale dell’Unione. La Sezione economica della Corte Costituzionale è incaricata di vegliare sul rispetto di questa norma e di prendere provvedimenti anche di carattere sostitutivo.

Art. 10 - Le Istituzioni e le norme previste dalla Costituzione promulgata il 27 dicembre 1947, che non siano incompatibili con la presente Costituzione Federale provvisoria, continuano ad avere vigore, fino all’approvazione, con Referendum Popolare, della Costituzione Federale definitiva.


Nell'articolo 10 si parla apertamente di "Costituzione Federale", quindi alla fine non si capisce cosa si voglia andare ad istituire esattamente, dato che le federazioni non sono "libere associazioni".
 
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view post Posted on 14/9/2008, 20:01
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Rifiuto Solido Urbano

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Traspare in generale dai discorsi dei membri dell'organizzazione un ambiente di forte clientelarismo politico: è un realissimo particolare, comune all'Italia come al Giappone.
La differenza sta nel fatto che se non altro da noi i governi degli schieramenti si alternano, mentre il Giappone è politicamente "imbalsamato" con il Jimintoo (partito liberal-democratico) al potere quasi ininterrottamente da una cinquantina d'anni. Situazioni del genere non fanno per niente bene alla democrazia e alla trasparenza, perchè in questo modo si formano "legami sotterranei" molto stretti fra i vertici della classe politica e le lobbies economiche e politiche, similmente a come avveniva in Italia ai tempi del cosiddetto "Pentapartito".
 
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extamaxulyj
view post Posted on 12/1/2011, 21:59




Stop hack the program!!!
 
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3 replies since 9/7/2008, 16:31   3849 views
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